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EDITORIALE
UN NUOVO CORSO PER LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE

Cari iscritti e aziende aderenti,

         dall’estate scorsa si è riaperto (provvidenzialmente) il dibattito sull’importanza della previdenza complementare e dei fondi pensione per il futuro pensionistico dei lavoratori e per lo stesso sviluppo dell’economia del nostro Paese e del suo sistema produttivo. E’ un bene che questo sia accaduto e, semmai, è sempre troppo tardi per mettere a fuoco e sottolineare la funzione del secondo pilastro o, come si dice, della seconda gamba di quel congegno creato per garantire un futuro adeguato a chi oggi è in attività.

         I decisori politici e le forze sociali, dunque, hanno ripreso in mano il dossier che più ci riguarda come ente, ma che più riguarda i giovani, le donne e tutti i lavoratori che oggi sono in servizio.

         Da allora si sono moltiplicate proposte, ipotesi di lavoro, soluzioni possibili, tutte con l’obiettivo di favorire e sostenere l’adesione ai fondi pensione e, nello stesso tempo, spingere perché anche il secondo pilastro possa diventare parte integrante dei requisiti richiesti per conquistare la pensione Inps a un’età ragionevole e senza dover attendere di arrivare a oltre 70 anni.

         Qualche proposta, tra quelle indicate, è stata tradotta in emendamenti e norme del disegno di legge sulla manovra. Ci riferiamo, nel caso, a quella sul silenzio-assenso per il conferimento del Tfr.

         Non sappiamo alla fine quale nuova regola uscirà dalla legge di Bilancio approvata. Ma quel che possiamo dire, fin da ora, è che presto o tardi, prima, come sarebbe auspicabile, o poi, il governo e il Parlamento dovranno fare i conti con l’esigenza di arrivare a qualche forma di obbligatorietà dell’adesione ai fondi pensione, se si vuole realmente compiere un salto di qualità nella tutela della sicurezza socio-economica dei lavoratori nella fase più delicata e fragile della loro vita.  

Per parte nostra, come ripetiamo sempre e come non ci stancheremo mai di sottolineare, rimane fermo l’impegno affinché il nostro Fondo, per quello che ci tocca e con il contributo di tutti, ci sia e continui a sviluppare tutte le misure necessarie e possibili per garantire al meglio la valorizzazione dei vostri risparmi previdenziali, ma anche per ampliare e promuovere tutti i servizi e le azioni possibili di assistenza e sostegno nei confronti vostri, come iscritti e aziende aderenti a Fon.Te. Il nostro/vostro Fondo c’è.  E’ con voi. 

Il Presidente 

Maurizio Grifoni

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