EDITORIALE – UN’ITALIA SOSPESA TRA CRESCITA E RISCHI DI FERMATE
Cari iscritti e aziende aderenti,
l’autunno ci trova, come Paese e come sistema produttivo, in uno stato che potremmo definire di sospensione, in bilico tra una possibile e prevista crescita e un rischio stagnazione, se non recessione, che rimane sempre in agguato.
La situazione a livello internazionale non accenna a pacificarsi e a trovare un nuovo equilibrio, e, anzi, i fronti di guerra si sono ampliati nell’ultimo anno, come sappiamo. Oltre alla terribile guerra in Ucraina, assistiamo a un’escalation continua in Medio Oriente, che ci lascia sgomenti.
In questo contesto è già un risultato essere riusciti, come Paese e come sistema economico nazionale, a non avvertire contraccolpi tali da far crollare il Pil e far precipitare l’Italia in una nuova recessione, dopo quella della pandemia. A differenza di altri Paesi dell’Unione, a cominciare dalla Germania, le imprese e i lavoratori italiani sono riusciti a reggere l’urto della bufera e a innovare, fino a ottenere il risultato di non cadere nel tracollo di un’altra drammatica crisi.
Abbiamo potuto registrare un primo segnale da parte della Banca centrale europea. E’ solo un modesto segnale nel calo dei tassi. Ma va già nella direzione giusta. E non possiamo che augurarci di nuovo che tempestivamente i vertici della Bce agiscano per un taglio più deciso, in linea con l’attenuazione dell’inflazione che tanto ha pesato sul potere d’acquisto dei salari, con tutto quello che è conseguito in termini di consumi e di crescita.
In questo quadro, come abbiamo sottolineato in altre occasioni, è decisamente motivo di soddisfazione poter riconoscere che le parti sociali che costituiscono il nostro Fondo sono riuscite a negoziare e a trovare ulteriori accordi essenziali per rinnovi contrattuali. E questo dato, con effetti benefici anche sul versante della previdenza complementare: un elemento di novità positiva di assoluta rilevanza per tutti noi.
Per parte nostra, come ripetiamo sempre e come non ci stancheremo mai di sottolineare, rimane fermo l’impegno affinché il nostro Fondo, per quello che ci tocca e con il contributo di tutti, ci sia e continui a sviluppare tutte le misure necessarie e possibili per garantire al meglio la valorizzazione dei vostri risparmi previdenziali, ma anche per ampliare e promuovere tutti i servizi e le azioni possibili di assistenza e sostegno nei confronti vostri, come iscritti e aziende aderenti a Fon.Te. Il nostro/vostro Fondo c’è. E’ con voi.
Il Presidente
Maurizio Grifoni
Indietro »